2.7.Quanna Natali veni ri ruminica, vìnniti li vuoi e accàttati la mirga = Quando Natale cade di domenica, vendi i buoi e compra la mèliga.
Il proverbio è equivalente a questo, in lingua italiana: “Quando Natale vien di domenica, vendi la cappa per comprar la meliga”, ma l’ho conservato, poiché c’è una variante importante nella forma dialettale. Esso afferma che quando il s. Natale ricorre di domenica, bisogna vendere i buoi e comprare la meliga, in quanto ci sarà una […]
2.6.Pasca marziatica: o uerra o famatica = Pasqua di marzo: o guerra o carestia.
Secondo questo proverbio, quando la s. Pasqua ricorre nel mese di marzo ci sarà la guerra o la carestia. Può essere capitato che in un anno in cui tale solennità è caduta in marzo si sia verificata una guerra o una carestia, ma certamente la s. Pasqua non ha niente a che vedere con la […]
2.5.Chi faci beni vulera essi accisu = Chi fa del bene dovrebbe essere ucciso.
Il proverbio è stato formulato da una persona divenuta schiava di un sentimento di “invidia della grazia altrui”: un sentimento che rappresenta uno dei sei peccati contro lo Spirito Santo, ossia uno dei peccati “più gravi e funesti, perché con essi l’uomo si oppone ai doni spirituali della verità e della grazia e perciò, anche […]
2.4.Fa’beni ca ricivi mali = Fai del bene e riceverai del male.
Può accadere che facendo del bene si riceva del male come contraccambio, ma bisogna riconoscere che quasi sempre il bene è ricompensato: anche il cuore dei non credenti spinge alla gratitudine per il bene ricevuto. Bisogna pure credere che il bene, specialmente se è fatto per amore di Dio, non resta mai senza ricompensa, anche […]
2.3.Diu ni lìbiri ra l’uòmmini sbarbati e ra li fìmmini barbute = Dio ci liberi dagli uomini imberbi e dalle donne barbute.
Un tempo, alcune persone pensavano (ovviamente, a torto) che gli uomini privi di barba e le donne con la barba apportassero degli influssi malefici sulle persone. Può essere capitato che uno abbia ricevuto del male da un uomo imberbe e un altro da una donna barbuta e da ciò è stato formulato il proverbio. Dal […]
2.2.Li abbu cogli e la iastima no = La beffa colpisce e l’imprecazione no.
A Rofrano, nel passato, i genitori raccomandavano ai loro figli di non farsi beffe delle persone disabili fisicamente o psichicamente, poiché i dileggiatori potevano contrarre gli stessi mali dei dileggiati. Tanti genitori, in un momento di collera, quando un figlio commetteva qualche errore grave o qualche azione riprovevole, non gli risparmiavano delle imprecazioni, che, secondo […]
1.2.Ti poti chiù na mìria ca na sckuppittata = Ti può far del male più l’invidia che una schioppettata.
Molte persone credono al malocchio, ossia pensano che alcune persone invidiose possano fare del male con uno sguardo torvo. Anche a Rofrano vi sono persone che ci credono, ma forse sono poche rispetto al passato. Chi, per ignoranza della dottrina cristiana, crede a queste cose, evita di incontrare certe persone, perché ritenute apportatrici di malefici, […]