Il Comune di Rofrano è ricco di boschi di cerro, castagno, faggio e rovere un naturale ecosistema di diverse specie di funghi simbionti epigei commestibili di eccellente qualità. Questo blog mette a disposizione dei raccoglitori di funghi residenti e non residenti uno spazio web dal quale mi auguro possiate trovare utili informazioni sulla raccolta funghi. Per il futuro sono fiducioso che i raccoglitori di funghi non residenti possano dare in parte una risposta economica al territorio anziché costituire in alcuni casi, dove vi è una pessima educazione ambientale e civile, un danno sia al bosco che ai fondi coltivati. Perciò, cari raccoglitori di funghi paesani o forestieri, prendiamoci cura dei boschi raccogliendo eventualmente qualche rifiuto.
Saper riconoscere i funghi non solo può essere un attività appassionante ma sopratutto può permetterci di approfittare dell’eccellente gusto e qualità di alcune specie meno note, diversamente può evitarci spiacevoli gravi conseguenze. Non mangiate funghi dei quali non siete sicuri della loro commestibilità.
PERCHÈ RISPETTARE LA DISCIPLINA SULLA RACCOLTA ?
Le piante ed i funghi traggono reciproco vantaggio dalla vita in comune, questo rapporto viene chiamato appunto “in simbiosi”. Danneggiare i funghi che non sono commestibili equivale a danneggiare le piante e di conseguenza tutto il bosco. Altri funghi parassiti o saprofiti invece sono necessari alla degradazione di ciò che in natura non è più utile alla vita del bosco o dei prati.
Nell’area download è disponibile diverso materiale utile agli appassionati.
I cittadini residenti nell’ambito della Comunità Montana “Bussento, Lambro e Mingardo” possono conseguire il tesserino per la raccolta funghi o chiedere qualsiasi altra informazione rivolgendosi a:
Comunità Montana “Bussento, Lambro e Mingardo”
Ufficio Tesserino racolta funghi
tel. 0974 985161
vai al sito web (informazioni aggiornate – verifica 04/01/2023)
PERCHÈ CONSEGUIRE IL PATENTINO PER LA RACCOLTA FUNGHI?
Il patentino abilita alla raccolta funghi mediante un esame al quale ci si deve preparare attenendosi scrupolosamente a quelle che sono le indicazioni degli enti preposti al rilascio dello stesso. L’esame può apparire difficile ma garantisco che basta un minimo di studio e pratica. Il conseguimento del patentino rende il raccoglitore di funghi preparato sull’identificazione, raccolta, trasporto e conservazione dei funghi. Inoltre è a conoscenza della fondamentale tutela ambientale per un rapporto speciale con madre natura e la normativa vigente.
I residenti in altro ambito dovranno rivolgersi alla propria Comunità Montana di competenza oppure per i Comuni di: Agropoli, Angri, Battipaglia, Bellizzi, Castel San Giorgio, Cava dè Tirreni, Eboli, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Pagani, Pontecagnano Faiano, Roccapiemonte, Salerno, San Marzano Sul Sarno, San Valentino Torio, Sarno, Scafati sarà necessario collegarsi al seguente indirizzo http://foreste.provincia.salerno.it (senza www) o leggere comunque le istruzioni contenute in questa pagina Boschi, vincolo idreogeologico, funghi e tartufi – Provincia di Salerno
Per i residenti in altre province d’Italia collegarsi al sito web della propria provincia/regione o puoi cercare un Gruppo Micologico locale al quale chiedere informazioni.
Per la Regione Campania il contributo annuale per il rilascio o il rinnovo del tesserino di raccolta è fissato in € 30 art. 4 c. 9 L.R n 8 del 24 luglio 2007. “I cittadini non residenti in Campania e già in possesso di tesserino abilitativo rilasciato nella propria regione di residenza, possono effettuare la raccolta dei funghi epigei spontanei commestibili sul territorio della regione Campania mediante permessi occasionali giornalieri, rilasciati da un’amministrazione provinciale della regione Campania, aventi validità sul territorio regionale, entro un numero preventivamente stabilito dalla Giunta regionale per ciascuna provincia. I permessi occasionali possono avere anche durata settimanale e sono sottoposti al contributo di euro dieci al giorno da versare al momento del rilascio.” art. 4 c.10 della legge regionale.
Per il controllo (GRATUITO) di commestibilità dei funghi è necessario rivolgersi a:
ISPETTORATO MICOLOGICO LOCALE
ASL N. 3 Salerno – Dip. Prevenzione – Vallo della Lucania – Via O. De Marsilio, 176 – 0974-711814
Estratto legge della regione Campania riguardante la
DISCIPLINA DELLA RACCOLTA E COMMERCIALIZZAZIONE DEI FUNGHI FRESCHI E CONSERVATI
Art.6
Modalità di raccolta
1. La raccolta dei funghi epigei spontanei commestibili è ammessa, nel territorio della regione Campania, per una quantità massima giornaliera di chilogrammi tre complessivi per persona, di cui non più di chilogrammi uno delle specie Amanita caesarea (Ovolo buono) e Calocybe gambosa (Prugnolo).
2. I limiti di cui al comma 1 possono essere superati se la raccolta dei funghi epigei spontanei commestibili è costituita da un solo cespo di funghi concresciuti.
3. E’ vietata, per motivi di ordine medico e sanitario, la raccolta di funghi epigei spontanei commestibili della specie Amanita caesarea allo stato di ovolo chiuso, ossia con velo universale privo di lacerazione naturale e spontanea.
4. E’ vietata la raccolta di funghi epigei spontanei commestibili di specie micologiche di grossa e media taglia aventi il diametro del cappello inferiore a centimetri tre, e specie micologiche di piccola taglia al di sotto di centimetri due, fatta eccezione per i funghi concrescenti. La Giunta regionale, entro tre mesi dalla data dientrata in vigore della presente legge, individua le specie fungine per le quali si applica il presente comma.
5.E’ vietata la raccolta dei funghi epigei spontanei commestibili mediante l’uso di rastrelli, uncini o altri mezzi che possono danneggiare lo strato umifero del terreno, il micelio fungino o l’apparato radicale della vegetazione.
6. E’ vietata la raccolta di funghi epigei spontanei commestibili dei quali non sono conservate le caratteristiche morfologiche che consentono la sicura determinazione della specie. BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA – N. 44 DEL 6 AGOSTO 2007
7. E’ vietata la distruzione volontaria dei corpi fruttiferi fungini di qualsiasi specie. E’ obbligatoria la pulitura sommaria sul luogo di raccolta dei funghi riconosciuti eduli.
8.La raccolta di funghi epigei spontanei non commestibili è consentita solo a personale abilitato e solo per scopi didattici o scientifici, nel limite giornaliero di cinque esemplari per singola specie.
9. I funghi epigei spontanei commestibili raccolti sono riposti in contenitori rigidi ed aerati o comunque idonei a consentire la diffusione delle spore. E’ vietato l’uso di contenitori di plastica non pervi.
10. E’ vietata la raccolta e l’asportazione, anche ai fini di commercio, della cotica superficiale del terreno, salvo che per le opere di regolamentazione delle acque, per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade e dei passaggi e per le pratiche colturali, fermo restando l’obbligo dell’integrale ripristino, anche naturalistico, dello stato dei luoghi.
Cercare funghi può essere anche un attività pericolosa, prestate attenzione!
A coloro che piace andare in cerca di funghi quest’attività dona molto piacere e relax ma, come avrai letto dai titoli di notizie che ho raccolto sopra, durante un escursione per funghi si può morire per svariate ragioni. Una delle cause principali sono le cadute quindi di fondamentale importanza è l’abbigliamento e sopratutto le calzature ma non sono da sottovalutare le condizioni fisiche e l’allenamento quando si intende percorrere molti kilometri o ci si voglia recare in zone di ricerca impegnative. Raccomando la massima prudenza in ogni occasione, non andare per funghi da soli, se c’è il rischio di temporali meglio restare a casa a leggere un libro di funghi. Altre raccomandazioni: portare al seguito un minimo di kit per il primo soccorso, non allontanarsi dai sentieri principali se non si conosce bene il luogo, coadiuvarsi con applicazioni gps e carte topografiche quando si cammina in area non conosciute, avere al seguito un fischietto per la segnalazione in caso di necessità, un bastone è sempre utile lungo sentieri esposti o ripidi.
In caso di necessità si può contattare il locale Soccorso Alpino del C.A.I. di Montano Antilia al numero di cell. 331 4597777
Proverbi sui funghi:
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- Chi mori cu li fungi fissa chi lu chiangi. (proverbio in dialetto rofranese)
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- I funghi sono sempre buoni… almeno una volta. – Wiet van Broeckhoven
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- Mio zio ha vissuto fino a 100 anni e lo deve tutto ai funghi. Non ne ha mai mangiati. – Leopold Fechtner
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- Foncs in quantitât, an tribulât. – (proverbio in lingua Friulana)
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- Funghi e imbrogli sono uguali, i più belli son mortali. – Anonimo
Barzellette con i funghi:
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- Un folletto incontra un fungo: -Ciao! Ma tu sei un ombrello o fungi da ombrello? -Fungo
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- Un fungo alla funghetta: – Spogliati.- la funghetta: – porcino!-
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- Due vecchi compagni di scuola si riincontrano casualmente dopo venticinque anni. Si vanno a sedere ad un bar e, bevendo qualcosa, si raccontano tutto quello che è successo in questo lungo lasso di tempo: – Allora, a me il lavoro va molto bene, ho una moglie che mi adora e due splendidi figli. Non mi posso proprio lamentare! A te come va? – Guarda, io di mogli ne ho dovute cambiare ben tre. Mi sono morte tutte e tre! – Accidenti che sfortuna! E come mai sono morte? – Stavano tutte benissimo di salute. La prima è morta una sera perché aveva mangiato dei funghi velenosi… – e la seconda? – Il caso vuole che anche lei sia morta perché aveva mangiato funghi velenosi! – Per la miseria! E la terza? – Eh… la terza! Quella non si voleva mangiare i funghi e così gli ho dovuto dare una bastonata in testa…
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- Leggi altre barzellette qui http://www.frasi.net/frasi/cerca.asp?search=funghi
Informazioni utili per gli operatori turistici e addetti di settore.
In aumento il fatturato del settore turistico – Le buone prospettive per la raccolta di funghi sostengono la crescita del turismo ecologico nelle aree verdi che ha raggiunto in Italia il record storico a 12 miliardi nel 2013 con un progressivo aumento del fatturato ma anche delle presenze negli anni della crisi, in controtendenza rispetto alle vacanze tradizionali. Una tendenza che – continua la Coldiretti – interessa anche le aziende agrituristiche il cui numero negli ultimi dieci anni è aumentato del 57 per cento e ha raggiunto la cifra record di 20474, il più alto di sempre. Fonte: http://notizie.tiscali.it
L’ attività di ricerca non ha solo una natura di mero passatempo, che coinvolge moltissimi vacanzieri, ma svolge anche una funzione economica a sostegno delle aree interne boschive, dove rappresenta un’importante integrazione di reddito per migliaia di professionisti impegnati a rifornire negozi e ristoranti di prodotti tipici locali, con effetti positivi sugli afflussi turistici. Fonte: http://www.marcopolonews.it
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