di Maria D’Auria
“Ci sono ricordi che non cancellerò, persone che non dimenticherò…”
( Fito Paer , rockstar argentino)
Carissimi amici di Tele Rofrano, inizio oggi la mia modesta collaborazione culinaria, presentando i
“TRIIDDI MARE E MONTI “
Va subito detto che questa pasta, fatta in origine solo con farina di castagne, ha soddisfatto, negli anni del dopoguerra, la fame di gran parte delle persone che non potevano permettersi la farina di grano.
Col tempo l’impasto dei Triiddi ha subito trasformazioni per adeguarsi ai gusti attuali e ai nuovi stili di vita.
Perché iniziare proprio dai TRIIDDI ?
È presto detto!
Questa pasta, ancora oggi, a distanza di tempo, suscita in me emozioni e ricordi legati alla figura di mio suocero che la gradiva tanto e la mangiava, condita con olio e abbondante peperoncino.
I TRIIDDI che vi presento oggi, vedono un condimento diverso e tutto napoletano in quanto ho voluto gemellare due località a me tanto care : ROFRANO e NAPOLI, montana l’una, marina l’altra
E devo dire che il gusto dolce della farina di castagne ben si sposa con il salato del sugo dei polpetti o dei moscardini
Il condimento scelto, esaltando la tipicità della pasta, aggiunge valore al piatto tradizionale
Ingredienti per 4ps
200 g di farina di semola
100 g di farina di castagne
100 g di farina 00
400 g circa di acqua
Miscelare le farine sul piano da lavoro e aprire a fontana
Versare al centro, poca x volta, l’acqua e cominciare ad amalgamare e poi ad impastare energicamente con le mani
Continuare fino a quando il panetto risulterà morbido e liscio
Coprire con pellicola e far riposare x 30 minuti
(Se siete in possesso del Bimby, versate tutti gli ingredienti nel boccale e fate andare x 2 minuti a velocità spiga.
Poi completare con la lavorazione a mano)
Riprendere l’impasto, prelevare un po’ per volta piccole quantità e rullare con le mani formando un cilindro e modellando grossi spaghetti
Sugo Polpetti alla luciana
Questo sugo è un classico della cucina napoletana e trae origine dal Borgo di Santa Lucia, dove i pescatori, chiamati “ luciani” erano soliti cucinare il polpo nei tegami di terracotta
700/800 g di polpetti o anche moscardini, meno pregiati, ma vanno benissimo per questa ricetta
300 g di pomodorini ( datterini o ciliegini)
Uno spicchio d’aglio
Olive nere di Gaeta , a sentimento
Capperi sotto sale q.b
Olio, peperoncino, abbondante prezzemolo
Pulire i polpetti e sciacquarli bene sotto l’acqua corrente
In una padella, possibilmente di terracotta, far soffriggere aglio e un pezzetto di peperoncino.
Togliere l’aglio e aggiungere i polpetti
Far rosolare per pochi minuti e poi aggiungere i pomodorini. Salare con moderazione perché i polpetti , cuocendo, rilasceranno la loro acqua già saporita di sale
Coprire la padella con coperchio e portare a cottura, a fuoco moderato.
Togliere il coperchio e se c’è molto sugo, fate addensare
Cuocere i triiddi in abbondante acqua salata e con un cucchiaino di olio
Scolare, condire con il sughetto, impiattare e spruzzare abbondante prezzemolo tritato

