Proverbi e modi di dire Rofranesi, tratti dall’omonimo libro di don Mariano Grosso. Per l’acquisto del libro oltre a poterlo effettuare dal sito web de Il Saggio Editore, si può richiedere una copia direttamente a questi recapiti ilsaggioeditore@gmail.com oppure al n. di cellulare 328.1276922.

30.1.La porta ri lu iastimaturu l’acqua la apri e lu vientu la chiuri = La porta (di casa) del bestemmiatore l’acqua (la pioggia) la apre e il vento la chiude.

In sostanza, il proverbio afferma che la casa del bestemmiatore non è benedetta da Dio e quindi in essa non c’è pace né benessere. È noto il detto: “Chi ragiona non bestemmia e chi bestemmia non ragiona”. Infatti, se uno crede in Dio cerca di fare tutto per la sua gloria e se uno non crede in Dio, sarebbe stoltezza bestemmiare uno, che per lui non esiste! Ovvia-mente, il buon cristiano, oltre ad astenersi dalla bestemmia, cerca di riparare le bestemmie degli altri e di far capire a chi bestemmia che col suo comportamento, oltre a dare cattivo esempio, si procura del male. Infatti, un’altra massima che entrata nella cultura popolare, afferma: “Non sputare verso il cielo poiché lo sputo sulla faccia ti cade”. La bestemmia è un peccato grave: è contro il secondo comandamento di Dio. S. Giovanni Crisostomo afferma: “Per la bestemmia vengono sulla terra le guerre, le carestie, i terremoti, le pestilenze. Il bestemmiatore attira il castigo di Dio su se stesso, sulla sua famiglia e sulla società”. S. Pio da Pietrelcina ha scritto: “La bestemmia attira la maledizione sulla tua casa ed è la via più sicura per andare all’inferno”.