Certamente è capitato che, uno dopo aver fatto tanti sacrifici per rendere la sua casa più confortevole, sia passato all’altro mondo, ma certamente non si tratta di una realtà che si verifica sempre, come il proverbio potrebbe far credere. Se il proverbio fosse sempre valido, forse non tutti penserebbero di ristrutturare la propria casa, ma, come si è potuto constatare anche a Rofrano, nel dopo guerra, quasi tutti, pur conoscendo il proverbio, hanno ammodernato la propria abitazione. Tuttavia credo che il proverbio voglia metterci in guardia da un vizio, quello di accumulare ricchezze, senza riflettere se i mezzi usati siano giusti o ingiusti. Anche Gesù, con la parabola del ricco avaro e stolto ci vuole dire di non accumulare tesori. Infatti, il ricco avaro udì queste parole: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato per chi sarà?”(Lc 12,20). E Gesù, aggiunge: “Così è di chi accumula tesori per sé e non arricchisce davanti a Dio”(Lc 12,21). Chi accumula ricchezze e non pratica la carità, mette a repentaglio la salvezza eterna e inoltre può provocare discordie e inimicizie tra i figli, a causa delle ricchezze paterne da dividere.