Proverbi e modi di dire Rofranesi, tratti dall’omonimo libro di don Mariano Grosso. Per l’acquisto del libro oltre a poterlo effettuare dal sito web de Il Saggio Editore, si può richiedere una copia direttamente a questi recapiti ilsaggioeditore@gmail.com oppure al n. di cellulare 328.1276922.

3.1.Chi ristinu nasci cangià nu poti = Chi nasce con un destino, non può cambiarlo.

È un proverbio formulato da una persona che certamente credeva nella predestinazione. Se si ammette la predestinazione, ossia la mentalità che una persona nasce con destino ben definito, bisogna pure ammettere che non esiste la libertà umana e quindi non esiste né merito né demerito circa le azioni umane. Anche col buon senso, si può capire che si tratta di un’affermazione sbagliata. Infatti, prima di agire, una persona normale valuta con la propria coscienza e per mezzo delle cognizioni morali, se una certa azione è buona o cattiva. Uno studente sa che se studia, potrà superare l’esame, ma se non studia e va fare l’esame basandosi soltanto su quello che ha ascoltato dal professore, corre il rischio di non superarlo. Bisogna pure precisare che “libertà”non significa fare tutto ciò che si vuole, ossia il male, che è tutto ciò che non è conforme alla volontà di Dio e quindi alla sua legge. La libertà va usata soltanto per il bene, e non per fare il male a se stessi e agli altri. Nel Catechismo di s. Pio X (n. 65) è scritto: “Se l’uomo è libero, può fare il male? L’uomo può, ossia è capace di fare anche il male; ma non lo deve fare, appunto perché è male: la libertà deve usarsi solo per il bene”.