Proverbi e modi di dire Rofranesi, tratti dall’omonimo libro di don Mariano Grosso. Per l’acquisto del libro oltre a poterlo effettuare dal sito web de Il Saggio Editore, si può richiedere una copia direttamente a questi recapiti ilsaggioeditore@gmail.com oppure al n. di cellulare 328.1276922.

28.1.Chi mangia carni la vigilia ri Natali o è turcu o è cani = Chi mangia carne la vigilia di Natale o è turcu o è cani.

Nei tempi passati, nelle vigilie delle grandi feste dell’anno liturgico, si praticava l’astinenza della carne e altre penitenze. Era un modo per preparar-si con più fervore a una solennità. Con le varie riforme liturgiche, tante norme sono state cambiate o, meglio, mitigate, dal punto di vista penitenziale. La Chiesa, nel prescrivere le norme che devono guidare i cristiani sulla via della perfezione, non può non tener conto del cambiamento delle condizioni sociali. Nel passato, uno dei precetti della Chiesa, era quello di non mangiare carne in tutti venerdì dell’anno; era una penitenza che richiedeva un certo sacrificio, in quanto raramente si poteva mangiare la carne. Oggi, la carne non scarseggia come una volta; anzi i medici consigliano di mangiarla soltanto due volte la settimana, per prevenire dei disturbi alla salute. La Chiesa, che nelle sue disposizioni è sempre materna, ha tenuto conto di questa evoluzione e quindi ha stabilito che bisogna astenersi dal mangiare carne soltanto il mercoledì delle Ceneri, i venerdì di Quaresima e il Venerdì Santo. Una delle grandi solennità cristiane è certamente il s. Natale. Oggi, nella vigilia, non è più prescritta l’astensione dalla carne, ma ovvia-mente chi può astenersene e lo fa per amore di Gesù, certamente compie una buona azione. Non per nulla la Madonna, in tante apparizioni, ha chiesto di pregare e di fare penitenza, per la conversione di tanti fratelli che camminano sulla via del male.