È un proverbio che è proferito da chi vede soffrire persona buona. Ogni azione cattiva, comporta una pena da scontare, o in questa vita o nell’altra. A volte il Signore, per far scontare le pene dovute ai peccati, manda delle sofferenze in questa vita, in quanto le sofferenze nell’altra vita sono più grandi, ma non tutti le accettano con il lume della fede; anzi i cristiani poco istruiti o non praticanti, quando hanno delle sofferenze, imprecano contro il Signore e quindi aumentano le sofferenze da scontare. Dio, nella sua misericordia, per far scontare i peccati commessi, manda delle sofferenze a delle persone, che con la loro fede e la loro pazienza, le accettano con serenità, praticando la cosiddetta “espiazione vicaria”, ossia soffrono per scontare le pene degli altri. I più grandi “espiatori vicari”sono i santi, che accettano sempre con serenità le sofferenze: ne comprendono il gran-de valore e consentono ad essi di esercitare una carità “eroica”. Gesù,
quindi, manda le sofferenze a coloro che le accettano per amore suo, per farli progredire nella via della santità e anche per la conversione dei peccatori.