I poveri ci sono ancora oggi; forse ci saranno sempre. Nel Terzo Mondo, ogni giorno, milioni di persone muoiono di fame. Ogni cristiano, anzi ogni persona dovrebbe avvertire in dovere di soccorrere chi è nel bisogno. È noto il senso dell’ospitalità degli antichi popoli del Meridione; essa ancora oggi è molto sentita. Anche a Rofrano le persone di “buon cuore”credo che rappresentino la stragrande maggioranza. Del resto il dovere dell’elemosina ci è stato raccomandato da nostro Signore, il quale, nel giorno del giudizio dirà a coloro che non hanno soccorso il bisognoso: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno… Ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare… ”(Mt 25,41-42). L’elemosina ci aiuta a scontare la pena dovuta per i peccati. “L’elemosina salva dalla morte e purifica da ogni peccato”(Tb 12,9). “L’acqua spegne il fuoco che divampa, l’elemosina espia i peccati”(Sir 3,30). Inoltre, con l’elemosina, offerta per i propri defunti, si scontano le loro pene; anzi, un tempo spesso si dava, per questo scopo, il pane ai poveri, che dicevano sempre al donatore: “Sia rinfrescata l’anima dei tuoi morti”.