Il proverbio completa in qualche modo quello precedente e vuole invitare le persone a fare del bene, ma in modo amabile. Il Signore ha affermato il grande mistico s. Bernardo di Chiaravalle –“non guarda solo i verbi, ma anche gli avverbi”. Il proverbio è anche importante nel campo educativo, specialmente quando bisogna fare delle correzioni e quando si deve assegnare un compito impegnativo ai propri figli. S. Giovanni Bosco, grande educatore, ha scritto in una delle sue lettere: “Se perciò sarete veri padri dei vostri allievi, bisogna che voi ne abbiate anche il cuore; e non venite mai alla repressione o punizione senza ragione e senza giustizia, e solo alla maniera di chi vi si adatta per forza e per compiere un dovere… Dal momento che sono nostri figli, allontaniamo ogni collera quando dobbiamo reprimere i loro falli o almeno moderiamola in maniera che sembri soffocata del tutto. Non agitazione nell’animo, non disprezzo negli occhi, non ingiuria sul labbro; ma sentiamo la compassione per il momento, la speranza per l’avvenire, ed allora voi sarete i veri padri e farete una vera correzione”.