Alcuni giorni fà in una località del ricco nord dell’italia si è conclusa nel modo peggiore e non meritato,la vita terrena di una nobildonna.
C’è chi questo titolo lo ottiene per diritto dinastico e chi invece lo riceve in regalo per aver elevato il suo stato sociale in qualche modo……
In questo caso il titolo non è a mio parere usurpato anzi esso è alquanto riduttivo per i meriti conseguiti dalla carissima VITERALE RAFFAELLA.

In questo spazio molte volte ho letto di commemorazioni di nostri illustri compaesani e quindi mi permetto di farlo in questa occasione in quanto ritengo che RAFFAELLA debba entrare con pieno diritto, nel gota delle persone che hanno dato lustro al nostro paese.

Qualcuno potrebbe obbiettare che quello che sto scrivendo sia esagerato, nulla è esagerato di fronte a quello che molti rofranesi presenti oggi,al suo funerale hanno avuto modo di vedere.
Nel silenzio più assoluto sono sfilati uomini e donne di ogni parte d’Italia con le lacrime agli occhi,persone di tutti i ceti sociali che si sono mossi a rendere l’ultimo saluto a una semplice donna ,figlia di gente antica come il borgo dove era nata,che era riuscita con la sua felice semplicità,a mettere insieme tante diversità.
Anche se mi sentivo sinceramente disperato per non avere più in futuro la possibilità di confrontarmi con la sua innocente franchezza e con quel suo eterno sorriso che disperatamente aveva conservato anche nella morte,io mi sono sentito orgoglioso (finalmente)di essere un ROFRANESE.
Grazie Raffaella io te ne sarò grato per tutta la mia vita e di te serberò un ricordo indelebile e spero che quando sarà la mia ora mi sarà data la possibilità di incontrare il tuo magnifico sorriso almeno per una volta ancora.

Per questi motivi lei deve essere ricordata,meritandosi il titolo di nobildonna non per diritto dinastico o altro,ma semplicemente per aver dato nobiltà a tutte le cose che nella sua brevissima vita ci ha lasciato a imperituro ricordo.


Cordiali saluti,

Mimì Carbone