di Giuseppe Viterale – kiddu ri mulinaru
Nel cuore di Rofrano sorge una piazza amata,
dove il paese si ritrova, l’anima comunitaria abbraccia.
La Piazza del Borgo, gioiello incastonato nel tempo,
accanto alla chiesa, un tempo dimenticata nel vento.
Santa Maria dei Martiri, chiesa antica e centrale.
dopo anni di abbandono, ora splende nuovamente.
Sui suoi muri antichi, si leggono storie e leggende,
delle vite che hanno popolato questo regno di fede.
E accanto alla chiesa, troneggia il monumento ai caduti,
ricordo dei nostri coraggiosi, che per la patria hanno lottato.
Sulle sue basole antiche, calpestate da passi centenari.
Si intrecciano i ricordi, le storie e i pensieri di ogni età.
Le case intonacate, che t’abbracciano con calore,
Sono custodi silenziosi, di tanti sogni e segreti.
Al lato troneggia la fontana,
dove l’acqua è vita, e scorre fresca e cristallina.
E nelle sere d’estate, quando la luna illumina,
I suoi zampilli danzano, come note di una melodia.
Le chiacchiere fra amici, i bambini che giocano,
Il calore del caffè, nel bar Centrale accanto.
La piazza di Rofrano, teatro di vita e allegria,
Un luogo d’incontro, dove il tempo sembra esser sospeso.
E quando il sole cala, la piazza s’illumina di stelle,
Ecco che il suono di un organetto , lontano s’avvicina.
Suonano le tarantelle, gli innamorati si prendono per mano,
E nella piazza di Rofrano, la vita è una celebrazione. ( scritto anonimo)