La canzonetta: di Lancuba Vincenzo


Anche a Rofrano nacque molto tempo fa, come in tantissime altre zone del Cilento, la cosiddetta canzonetta, la quale non era altro che una forma di poesia musicata di natura tipicamente popolare.

Questo tipo di componimento era composto principalmente da quattro parti brevi, ed era costituito soprattutto per essere cantato, con l’accompagnamento di uno strumento come poteva essere la chitarra o ‘lu rianettu’, quest’ultimo noto strumento del luogo simile alla fisarmonica ma molto più semplice, sia come note che come facilità. Queste cose venivano trasmesse a voce, da una generazione all’altra ed erano nella maggior parte dei casi cantate dagli uomini, soprattutto la sera. Le canzonette si potevano distinguere in tre grandi gruppi secondo la loro trattazione e contenuto. In base a questo vi erano i componimenti di:
1 –  ‘testa’ (d’odio).
2 – ‘sdignu’ (di disgusto).
3 – ‘arei’ (d’amore).
La maggioranza apparteneva alla terza categoria, quest’ultime infatti erano le più famose e le più profonde. Queste erano destinate alle fidanzate o alle future mogli, le quali erano difficilmente avvicinabili durante il giorno. Questi componimenti sostituivano in un certo senso le dichiarazioni d’amore o le serenate.
In quel tempo Rofrano era diviso in Rioni, è vi era una grande rivalità tra i giovani. Addirittura un giovane di un rione non poteva spostarsi in un altro, per cantare le proprie canzonette.

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