Il prof. Roberto D’Amato

di Giuseppe Viterale – kiddu ri mulinaru

Una persona che ha lasciato una grande traccia a Rofrano pur non essendo rofranese è stato il prof. Roberto D’Amato. Arrivato nel nostro paese negli anni 60 ad insegnare matematica e scienze dopo alcuni anni poteva benissimo ritornare a Battipaglia suo paese di origine come facevano e fanno tutti gli insegnanti.

Si innamorò cosi tanto di Rofrano e della sua gente che ci rimase per tutta la vita .Intere generazioni di rofranesi sono state suoi studenti, quando ancora essere professore o educatore era vista come una professione di prestigio sociale. Allora gli insegnanti pur venendo da fuori abitavano tutti a Rofrano e contribuivano un po’ all’economia locale. Il prof. D’Amato aveva un appartamentino a San Nicola che era il centro di raccolta di tutti gli altri insegnanti ed era sempre aperto per i suoi studenti pur quando erano al liceo. Molti di noi abbiamo dei ricordi di questa straordinaria persona che scelse di essere rofranese. Ricordo che alla lezione di scienze interrogò Ambruosi Antonio ( u russu ) e lui disse che non aveva potuto studiare perchè era andato in campagna a piantare i fagioli. Allora il professore gli fece spiegare di fronte alla classe come si piantavano i fagioli ed alla fine gli mise 8. Quando ritornavo a Rofrano ed era ancora vivo non mi chiedeva di New York ma se ero stato a visitare il Yellowstone Park , il primo ed il più grande parco americano. Diceva che il suo sogno era di visitarlo un giorno. Appena potrò lo visiterò e porterò con me i suoi ricordi.

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