di Giuseppe Viterale – kiddu ri mulinaru
I rofranesi che vivono in Australia sanno che il primo di loro ad emigrare nella terra dei canguri e’ stato Michele Antonio De Marco ( kiddi ri secutasanti).
Ma chi era Michele Antonio e come e’ arrivato in Australia? Con l’aiuto della figlia Lisa De Marco , sposata con Vince Saggiomo) e consultanto dei dati storici sui prigionieri italiani di guerra in Australia, siamo riusciti a fare dei passaggi cronologici da Rofrano in Australia. Michele Antonio era nato a Rofrano nel 1917 ed abitava sotto Sant’Anna. Come quasi tutti i rofranesi coltivava la terra. Nel 1938 parti per il sevizio militare e durante la sua permanenza l’Italia entro’ in guerra e venne spedito in Libia ( colonia italiana). Il Paese nord africano divenne subito un campo di battaglia tra soldati italiani contro inglesi ed i loro alleati.Il 4 Gennaio del 1941 fu preso prigioniero dagli inglesi e dopo un lungo viaggio nel deserto lo misero in un campo di prigionieri in Egitto . L’Inghilterra distribuiva i suoi prigionieri nelle nazioni anglofone del Commonwealth. Il 27 maggio del 1941 , 2000 prigionieri italiani vennero imbarcati sulla Queen Mary ship e spediti nello stato australiano del New South Wale.Anche qui venne internato in un campo di prigionieri di guerra fino all’ 11 ottobre del 1943 quando fu trasferito nel vicino Stato del Queens Land con capitale Brisbane. Qui c’è’ da fare una piccola premessa. L’Australia e’ sempre stata alla ricerca di manodopera soprattutto nell’agricoltura. In quel periodo era permesso ai proprietari di aziende agricole di chiedere permessi per poter utilizzare prigionieri di guerra per i lavori nei campi.Il nostro paesano , volontariamente, scelse di andare a lavorare i campi ed il 16 ottobre del 43 inizio’ a lavorare con la famiglia Brown che coltivavano e producevano mele. Allora per un rofranese abituato alla dura vita contadina a Rofrano , lavorare nell’agricoltura meccanizzata , anche se da prigioniero, era certamente meno faticoso.
Michele Antonio era un ottimo lavoratore e veniva trattato con rispetto dalla famiglia Brown.
Terminata la guerra , si fermò fino al 1 febbraio del 46 a lavorare nella farm dei Brown, il tempo per espletare le pratiche di rimpatrio dei prigionieri.
Il 31 dicembre del 46 fu rimpatriato dal porto di Sidney con la nave Ormonte ed arrivò’ a Napoli il 27 gennaio 47. A Rofrano si sposò il 12 luglio del 47 con Maria Caterina Lettieri, figlia ( ri Michelangelo ri lu cascieri) che abitava nel vicolo della rinazza, il fratello Pasquale ( di seconde nozze del padre) vive ancora lì ed e’ quello che suona l’organetto.
Naturalmente la vita del dopoguerra in Italia non era delle migliori ed a Rofrano era ancora peggio e scrisse al suo amico siciliano Carmelo Greco in Australia, che era emigrato negli anni 20 , per fare un atto di richiamo. Il suo amico lo sponsorizzo ed il19 gennaio del 49 parti da Napoli ed arrivò a Sidney il 19 gennaio del 50 con la nave Sorrento., da qui andò a Stanthorn nel Queens Land . A questo punto Michele Antonio andò’ direttamente dai suoi ex datori di lavori, i quali lo accolsero a braccia aperte e gli offrirono il lavoro ma il nostro paesano disse che avrebbe lavorato per loro se avessero sponsorizzato tutta la sua famiglia a trasferirsi in Australia. Mr Brown non pose nessun ostacolo e cosi la moglie e i suoi 2 bambini nati a Rofrano lo raggiunsero nella nuova patria. Appena arrivata la moglie, fece un atto di richiamo a Bartolo Pugliese , Pasquale De Marco ( fratello) , Antonietta Lettieri ( sorella della moglie)e Giuseppe Antonio Ambuosi.
Il resto è’ storia
PS: Michele Antonio usava dire :” la casa non e’ dove sono nato ma dove devo morire”.
Articolo di Giuseppe Viterale (kiddi ri mulinaru)

One Response
Bellissima storia.
Attualmente quanti rofranesi vivono in Australia? E in quale città c’è la più alta concentrazione di emigranti e figli di emigranti rofranesi?