di Giuseppe Viterale – kiddu ri mulinaru
La presenza del fiume Carcillo ha indiscutibilmente influito sulla scelta del luogo in cui sorse il centro abitato di Rofrano. I monaci basiliani, seguaci della tradizione monastica orientale, si stabilirono nel territorio di Rofrano scegliendo il Poggio come luogo ideale per la costruzione del loro monastero, grazie alla vicinanza con le acque del fiume Carcillo. Questa scelta fu dettata dalla necessità di disporre di una fonte idrica affidabile e di facile accesso, essenziale per la vita monastica e per le attività agricole e produttive ad essa collegate.
La fondazione del monastero basiliano, avvenuta tra il X e l’XI secolo, è strettamente collegata alla nascita e allo sviluppo del centro abitato di Rofrano. Attorno al monastero, infatti, si formò una comunità di contadini e artigiani che contribuì a dare vita all’abitato, il quale si sviluppò progressivamente grazie anche alle risorse offerte dal fiume Carcillo.
Il fiume Carcillo ha svolto un ruolo cruciale nella vita quotidiana degli abitanti di Rofrano, fornendo l’acqua necessaria per l’irrigazione degli orti, l’approvvigionamento idrico, il funzionamento di mulini e frantoi e la realizzazione di attività come quelle delle lavandaie. Senza la presenza del fiume, Rofrano non sarebbe stato in grado di svilupparsi come centro abitato e di sostenere le esigenze della sua popolazione.Ad un certo punto il fiume ha rappresentato un pericolo per il centro abitato di “npieri lu paisi” con le sue furiose piene invernali, aveva creato negli anni erosione del terreno e si temevano grosse frane. Fortunatamente alla fine degli anni 20 del secolo passato , la furia invernale del Carcillo fu imbrigliata con l’opera edilizia più’ importante che Rofrano ha mai avuto, le Briglie.Un lavoro che duro’ anni ed impiego’ molta manodopera locale. A distanza di un secolo, le briglie del Carcillo sono ancora intatte ed oltre a controllare la discesa delle acque, sono delle opere edilizie belle da vedere.
Il legame tra il fiume Carcillo e la fondazione del monastero basiliano, nonché lo sviluppo del centro abitato di Rofrano, è un’esemplificazione emblematica dell’importanza delle risorse idriche nella storia e nella vita delle comunità umane.
La decisione dei monaci basiliani di costruire il loro monastero sul Poggio, vicino alle acque del Carcillo, ha gettato le basi per la formazione e l’espansione della comunità rofranese nel corso dei secoli. La storia di Rofrano è intrinsecamente legata al suo fiume, che ha svolto un ruolo chiave nel determinarne l’evoluzione e il carattere.
La foto e’ di Aniello Porreca
