Nel tratto alfanese del fiume Faraone-Mingardo esistevano numerosi opifici tra cui l’imponente Ferriera sita nell’anonima località, utilizzata in passato anche come mulino,il “Muliniello” ,di piccole dimensioni e ubicato lungo il vallone Melillo in località “Acqua Malati “,poco più a valle sul lato sinistro dove il vallone intercetta il fiume si trova il mulino Forgia di proprietà Carbone, costituito questo da due di cui uno abilitato a mulino con ruota orizzontale e l’altro a forgia con ruota verticale. Inoltre a ridosso del maestoso ponte in pietra a tre campate della statale 18 e ubicato il mulino Cobucci. Con buona probabilità quest’ultimo è stato realizzato nel periodo della dominazione francese tra il 1806 e 1815 quanto vennero aboliti alcuni privilegi dei nobili e promulgate nuovi leggi ,una delle quali permetteva a chiunque avesse avuto in possibilità di costruire un mulino ad acqua purché lasciasse libero il decorso del fiume. Il collasso delle attività molitorie giunse durante la seconda guerra mondiale e precisamente nel gennaio del 1943 quando la sezione provinciale dell’alimentazione di Salerno, dispose su tutto il territorio provinciale la chiusura di quei mulini ritenuti non idonei al fine della massima produttività, tra cui anche quello degli eredi Cobucci. Tuttavia il mulino riprese a funzionare a pieno regime subito dopo la guerra fino al 1962,a causa dell’avvento dei nuovi motori elettrici cessò definitivamente la propria attività. Passione LEGNO ,ROFRANO NEL CUORE ❤️ VI AUGURA UNA BUONA VISIONE
Roberto De Marco

