Una sera del 1971 all’età di 13 anni mi trovavo a Buenos Aires in Argentina e chiesi al mio padrino Miguel Ángel De Marco fratello di mio papà Roque da quale paese in Italia provenisse la nostra famiglia.
Lui mi rispose Rofrano in provincia di Salerno, in quel momento Miguel mi mostra una copia del suo passaporto, il biglietto del viaggio da Genova a Buenos Aires e tre fotografie originali della Madonna di Grottaferrata.
In quel momento pensai che un giorno sarei dovuto andare in Italia a visitare il paese di provenienza di mio nonno.
Nel 2011 mio figlio diventa avvocato e come regalo decidemmo di fare un viaggio in Italia, io Eduardo O. De Marco, mia moglie Liliana A. Pienovi, e mio figlio Julian E. De Marco.
Il mio amico calabrese Nicolás Tassone, che vive a Stilo Calabria ci invitò a casa sua, intraprendemmo dunque il viaggio verso l’ Italia con lo scopo di poter visitare Rofrano il paese d’origine di mio nonno.
Chiarisco che nessun nostro familiare fino a quel momento potè tornare a Rofrano né tantomeno sapevamo se lì avessimo o meno familiari.
Una volta giunti a Stilo Calabria il mio amico Nicolás mi disse che quando saremmo andati in gita a Napoli saremmo passati vicino al paese di mio nonno ovvero Rofrano, ed io gli risposi ok.
Venerdì 19 agosto 2011 intraprendemmo il viaggio verso Rofrano e tornado indietro da Napoli percorrendo la strada statale richiamò la mia attenzione l’uscita autostradale denominata “ Buonabitacolo Padula”, senza sapere che quella stessa uscita mi avrebbe condotto a Rofrano.
Infatti poco dopo iniziai a vedere cartelli stradali con la scritta Rofrano e mi si accapponò la pelle.
Tutta la vita avevo desiderato di andare a visitare il luogo delle mie origini e finalmente alle 10.30 del mattino vi giungemmo.
Nicolás mi suggerì di andare in Comune a domandare se ci fossero o meno miei parenti ancora vivi, là incontrammo Anna Lettieri, le mostrammo il passaporto di mio nonno con i dati della mia famiglia e le domandammo se ci fossero a Rofrano dei familiari diretti poiché noi non conoscevamo nessuno.
Anna Lettieri mi chiese i nomi dei miei nonni e la data del loro matrimonio, ed io le risposi José De Marco sposato con Domenica Grosso il giorno 28-11-1911.
Anna iniziò a cercare nei libri e nell’ ultimo libro completamente rovinato trovò i loro dati, iniziarono a scendermi le lacrime e le chiesi se avessi parenti.
Lei mi rispose che poteva dirmi se ci fossero antenati ma non sapeva se ci fossero discendenti, gli unici che potevano dirmelo erano i vicini dei miei nonni.
Decidemmo dunque di lasciare il comune ed iniziammo a cercare la casa dove avevano vissuto i miei nonni con le indicazioni che ci diede Anna.
Iniziammo a camminare lungo le vie di Rofrano e mi raccomandarono di chiedere informazioni al figlio del postino Orlando (Prof Pasqualino).Arrivammo a casa del ex postino Orlando e guardando le carte mi fece capire che aveva bisogno di ulteriori dati sulla mia famiglia, però mi indicò la posizione della casa dei miei nonni, dunque da lì ci incamminammo verso la casa.
Durante il tragitto sentimmo il rumore di un attrezzo , qualcuno stava lavorando, lo raggiungemmo ed il mio amico Nicolas gli chiese se fosse un falegname, il ragazzo gli rispose affermativamente.
Nicolas gli chiese cosa stesse facendo e lui gli rispose che stava realizzando degli oggeti di legno e ci chiese cosa facevamo da quelle parti.
Noi rispondemmo che stavamo cercando la casa dei miei nonni che portavano cognome De Marco, allora lui disse che lui si chiamava Roberto De Marco.
Fummo tutti e quattro molto sorpresi quando arrivò sua madre e ci disse di chiamarsi Maria Mazzeo e di avere una cognata in Argentina chiamata Carmela de Marco sposata con Lettieri e mi mostrò una foto di Carmela con la sua famiglia in Argentina.
Appena guardai la fotografia le dissi i nomi di tutti i presenti, emozionato e sorpreso in quanto Carmela Mazzeo è cugina sorella di mio papà e dunque eravamo parenti.
Una volta a casa di Roberto De Marco e Maria Mazzeo iniziammo a guardare fotografie e a provare a collegarle, le mostro il passaporto di mio nonno e le tre foto della Madonna di Grottaferrata.
Roberto possedeva un albero genealogico in cui mancavano tre persone per completarlo ed aggiunse che a quei tempi davano le foto della Madonna ai paesani che emigravano all’ estero in modo tale che li proteggesse.
In quel momento capì perché possedevo tre foto della Madonna nonostante mio nonno fosse partito da solo per l’ Argentina.
Mio nonno infatti non era partito da solo bensì con due fratelli per quello possedevo tre foto della madonna originali datate 1928.
quando mostrai le foto a Maria Mazzeo mi disse che quelle erano le foto della Madonna di Grottaferrata più antiche che avesse mai visto e che non ne possedevano alcuna così antica.
Una volta giunti alla conclusione che eravamo parenti diretti decisi di regalarle una delle tre fotografie in nome della famiglia De Marco in Argentina in modo tale che sentissero la nostra vicinanza in tutti gli eventi importanti della loro famiglia.
Questa è la nostra storia ed il nostro legame con la prima immagine della Madonna.
Per fortuna nel 2012 tornammo a conoscere meglio la nostra nuova famiglia rofranese (Roberto De Marco , Maria Mazeo , Franchesco De Marco , Maria De marco etc. spero di non dimenticare nessuno) e anche da lontano comunichiamo continuamente tramite internet e facebook.
Eduardo O. De Marco Bs As Argentina.- 17 febbraio 2014